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I santi del giorno del 24 aprile

24 Apr

BENEDETTO Menni
Angelo Ercole Menni, 5° dei 15 figli di Luigi e Luigia Figini, nato a Milano l’11 marzo 1841, battezzato lo stesso giorno nella parrocchia di Santa Maria alla Fontana. Dopo aver frequentato il ginnasio-liceo a Porta Nuova, si impiegò in una banca milanese, ma presto si licenziò per contrasti su certe operazioni irregolari che si pretendevano da lui. Dopo la battaglia di Magenta del 1859, si offrì come barelliere volontario per il trasporto dei feriti negli ospedali e così, conoscendo l’opera dei Fatebenefratelli, abbracciò la missione ospedaliera per il sollievo del prossimo sofferente. Entrato come postulante nel convento-ospedale di Milano, con il nome di Benedetto, dopo il noviziato venne mandato nel seminario diocesano di Lodi e il 14 ottobre 1866 fu ordinato sacerdote. Il 14 gennaio dell’anno seguente, Pio IX lo inviò in Spagna con il compito di restaurare l’Ordine, che era in crisi di estinzione, in seguito a diverse leggi anticlericali. La missione ebbe grande successo, nonostante le difficoltà frappostegli dal governo spagnolo, tanto che nel 1884, l’Ordine aveva già 70 nuovi religiosi professi, 25 novizi e 5 case. Nel 1873 fu arrestato ed espulso dalla Spagna con false accuse, denunciate al Sant’Uffizio e solo dopo un lunghissimo calvario, nel 1902, il tribunale condannò i suoi calunniatori. Nel 1881 aveva fondato l’ordine delle “Suore Ospedaliere del Sacro Cuore di Gesù”, che ottenne dalla Santa Sede il decreto di approvazione definitiva nel 1901. Nominato Visitatore Apostolico da Pio X, all’età di 68 anni, è stato poi chiamato dal Capitolo Generale, a capo della Congregazione, ma il 20 giugno 1912 dovette dimettersi. Morto a Dinan, presso Saint Malo, in Francia, il 24 aprile 1914, è stato proclamato beato da Giovanni Paolo II, il 23 giugno 1985.

BONA beata cartaginese, martire in Tunisia nel 2° secolo.

BOVA di Reims
figlia, forse solo adottiva, di Sigeberto, re d’Austrasia (oggi regione francese). Badessa a Reims nel 7° secolo, martire assieme a DODA.

EGBERTO di Scozia
nato in Scozia nel 632, fu monaco a Iona e forse vescovo. Introdusse nel monastero gli usi romani circa la celebrazione della Pasqua. È morto verso il 730.

ERMINIO di Perugia
martire in epoca imprecisata, è venerato particolarmente a Perugia, dove il suo “corpo santo”, proveniente dalle catacombe romane, il 23 aprile 1662, con una grande e imponente processione, fu posto, in un’urna di legno intagliato e dorato, sotto l’altare maggiore della chiesa di San Benedetto fuori le mura. Nonostante la mancanza di prove del martirio, Clemente XIII, nel 18° secolo, concesse la celebrazione della Messa votiva in suo onore e la festa fu fissata al 24 aprile.

EUFRASIA Pelletier
Maria Eufrasia, nata nel 1796. Monaca nel monastero di Nostra Signora del Rifugio di Tours, nel 1829 fondò ad Angers, un “Rifugio” del quale divenne superiora. Questa congregazione, approvata da Gregorio XVI, nel 1835, con la denominazione di Istituto delle Suore di Nostra Signora di Carità del Buon Pastore, con il compito di provvedere alla rieducazione delle ragazze “perdute”, si diffuse rapidamente in tutto il mondo, sotto il governo di Maria Eufrasia nominata superiora generale a vita. Morta nel 1868, è stata canonizzata nel 1940 da Pio XII. Ricordata anche il 4 aprile.

FEDELE da Sigmaringen
nato nel 1578 a Sigmaringen sul Danubio, in Germania, chiamato Markus. Molto dotato, conseguì il titolo di dottore in diritto e filosofia a Friburgo. Ottimo magistrato, consigliere giudiziario sempre disponibile verso i poveri come loro avvocato, deluso dal modo di amministrare la giustizia, si fece religioso cappuccino, prendendo il nome di Fedele. Ordinato sacerdote nel 1612, esercitò la sua missione pastorale in un primo tempo come padre guardiano a Feldkirch e Friburgo, poi venne inviato dalla Congregazione di Propaganda Fide, missionario nei Grigioni, in Svizzera, a predicare tra i calvinisti protestanti. Fu assalito e trucidato dai riformati il 24 aprile 1622, quando questi si ribellarono alle autorità austriache, a Seewiesen, in Austria. È stato canonizzato da Benedetto IV, nel 1746.

GABRIELLA Sagheddu
Maria Gabriella, nata il 17 marzo 1914 a Dorgali, provincia di Nuoro, in Sardegna. A 21 anni entrò nel monastero trappista (cistercensi riformati) di Grottaferrata e tutta la sua vita di preghiera è stata offerta al Signore per implorare l’unità dei cristiani. È morta il 23 aprile 1939, a Grottaferrata.

GASTONE di Arras
nato nel 450 a Perigueux, dipartimento della Dordogna, in Francia. Dopo un periodo di vita eremitica nei dintorni di Toul, vicino a Nancy fu ordinato sacerdote dal vescovo locale. Istruì nel cristianesimo il re dei Franchi Clodoveo I e nel 499 venne consacrato vescovo di Arras nell’Artois, da Remigio di Reims e nel 510, anche di Cambrai, sulla Schelda. Consacrò la sua missione all’istruzione dei fedeli e all’assistenza degli ammalati poveri. Morto il 6 febbraio del 540 ad Arras, nel Medioevo fu molto venerato e sulla sua tomba venne costruito il celebre monastero di Saint-Waast (Gastone in fiammingo), soppresso nel 1790. Ricordato anche il 6 febbraio.

LEONZIO martire con LONGINO e NEONE

MELLITO di Canterbury
abate nel monastero benedettino di Sant’Andrea in Roma, nel 601 Gregorio Magno lo inviò, con altri missionari, in Gran Bretagna, per aiutare Agostino di Canterbury nell’evangelizzazione. Nel 604 fu nominato 1° vescovo di Londra, fondò la Chiesa di San Paolo e il monastero di Westminster. Nel 616, alla morte del re Etelberto venne esiliato, ma 3 anni dopo fu richiamato dal re Eadbaldo che si era convertito e che, alla morte del vescovo Lorenzo, lo nominò 3° arcivescovo di Canterbury, dove morì nel 624.

ONORIO di Brescia vescovo di Brescia nel 6° secolo.

SABA condottiero martire sotto Aureliano tra il 270 e il 275.

STEFANIA martire.

TIBERIO di Pinerolo martire della Legione Tebea, a Pinerolo, nel 3° secolo.

VILFRIDO di York o Wilfrido, nato nel 634. Monaco anglosassone, introdusse la regola benedettina in Northumbria (antico regno della Britannia) e si adoperò per l’adozione degli usi romani che riuscì a far approvare nel sinodo tenuto a Whitby, sul Mare del Nord, nel 664. Nominato vescovo di York, dovette lottare contro molti oppositori, venendo anche cacciato dalla sua sede e imprigionato. Quando nel 700 fu riabilitato e confermato dal papa Sergio I, si dedicò all’evangelizzazione degli altri regni Britannici e morì nel 709.